Attrice italiana. Dopo aver studiato recitazione a Parigi e a Roma, lavora a teatro con A. Cecchi, V. Moriconi e A. Foà. Esordisce sul grande schermo grazie a V. Orsini e P. e V. Taviani, che la scelgono come interprete di Un uomo da bruciare (1962) e soprattutto di I fuorilegge del matrimonio (1963), dove dà vita alla figura di una pazza che scambia il proprio medico per marito. Dotata di forte personalità e di un volto che la rende adatta a interpretare problematiche figure di donne moderne, lavora in seguito con A. Blasetti (Io, io, io... e gli altri, 1966) e F. Rosi (C’era una volta..., 1967), non rifiutando neppure singolari incursioni nel genere horror (La dama rossa uccide sette volte, 1972, di E.P. Miraglia). Delusa dal cinema, dalla seconda metà degli anni ’70 lavora soprattutto per la televisione, dove dà vita a una galleria di eroine classiche e moderne (Antigone, Lisistrata, Tosca, Teresa Raquin, Anna Kuliscioff) dal carattere complesso e indipendente.